L’interesse del nostro istituto nei confronti della musicoterapia ha radici lontane. Già nel 2001 il Conservatorio di Musica di Verona, in collaborazione con l’Università degli Studi di Verona, il Consorzio per lo Sviluppo degli Studi Universitari di Verona e il Lichtenberger Institut di Darmstadt, ha dato vita a “Orphéus Project” (da una terapia per la musica a una terapia con la musica), un progetto di ricerca pluriennale sulle relazioni fra medicina e musica ideato e diretto dal prof. Romildo Grion.
Insieme all’ “Orphéus Project” il Conservatorio ha dato vita ad un Corso Elettivo in Musicoterapia destinato agli studenti della Facoltà di Medicina dell’ateneo veronese.
Nel 2005 il Conservatorio di Verona attiva con Decreto Ministeriale n. 484 del 23 novembre il Corso Sperimentale per il Conseguimento del Diploma Accademico di Specializzazione in Musicoterapia, primo corso di formazione in musicoterapia insieme con quello al Conservatorio de L’Aquila.
Lo stesso Corso, grazie alla legge 17 luglio 2020 n. 77, articolo 23 comma 3bis ha ottenuto l’equipollenza ai diplomi di secondo livello. In questi venti anni abbiamo rappresentato un punto di riferimento imprescindibile per la formazione in musicoterapia nel panorama nazionale ed in particolare all’interno del comparto AFAM-MIUR.
Il Decreto Ministeriale n. 2905 del 6/12/2021 istituisce il Biennio Ordinamentale DCSL 72 Teorie e tecniche in Musicoterapia e ci permette di dare piena ufficialità a questo lungo periodo sperimentale: il Conservatorio di Verona ha ottenuto l'autorizzazione a tale Biennio a partire dall'anno accademico 2022-2023.
Nel luglio 2022 è stata sottoscritta una convenzione con l'Università di Verona per il settore specifico della Musicoterapia: convenzione.
Obiettivi formativi
Il corso ha come obiettivo quello di formare musicisti qualificati in “Teorie e tecniche in Musicoterapia” in grado di effettuare un uso professionale della musica e dei suoi elementi come forma d’intervento in ambito medico, educativo e della vita quotidiana con individui, gruppi, famiglie e comunità. Il piano formativo integra la formazione musicale indirizzata agli scopi musicoterapici (improvvisazione, utilizzo degli strumenti, competenze multimediali) unitamente alla formazione di natura teorica e metodologica più specificatamente musicoterapica (fondamenti, metodi e tecniche, progettazione, valutazione) con una formazione in area psicologica, medica e pedagogica, per l’inserimento del diplomato in percorsi di riabilitazione e di cura. Il percorso formativo è finalizzato all’acquisizione di capacità di osservazione e descrizione degli interventi attraverso l’apporto e il dialogo fra differenti punti di vista (tra i quali quello musicale, pedagogico, psicologico, medico, musicoterapico) e differenti pratiche musicali e musicoterapiche (tra cui quelle vocali, di movimento, con gli strumenti musicali, con l’ascolto). Inoltre, intende sviluppare capacità e tecniche di progettazione per l’utilizzo consapevole e mirato del suono e della musica nei vari settori: educativo-preventivo, di integrazione/sviluppo personale e sociale, riabilitativo e terapeutico. Al fine di avvicinare gli/le studenti/esse ai diversi contesti occupazionali, è previsto un tirocinio pratico di 250 ore svolto presso centri convenzionati, guidato e supervisionato da un Tutor.
Al termine del percorso di studio, i diplomati in “Teorie e Tecniche in Musicoterapia” avranno acquisito:
• conoscenze nelle aree pedagogiche, medico-psicologiche, antropologiche, metodologiche e tecniche musicali e musicoterapiche;
• competenze interdisciplinari, mediante esperienze, attività formative e di ricerca che prevedano diversificate forme d’interazione tra i saperi che caratterizzano i campi disciplinari orientati alle pratiche musicoterapiche.
Prospettive occupazionali
Nell’ambito della relazione d’aiuto per la realizzazione di percorsi finalizzati all’integrazione/sviluppo personale e sociale, alla riabilitazione e alla terapia presso ospedali, hospices, centri diurni, case di riposo per anziani, strutture assistenziali residenziali per disabili, carceri, comunità di integrazione e recupero, cooperazione sociale.
Nell’ambito scolastico per la realizzazione di percorsi finalizzati alla prevenzione, inclusione e cura del disagio giovanile presso scuole di ogni ordine e grado.